28 Aprile 2021
Stiamo per dire una cosa che potrà sembrare banale ma che non lo è affatto, perché si porta dietro implicazioni decisamente importanti per animale e proprietario: i cani invecchiano.
L’invecchiamento è un processo biologico naturale e progressivo, che porta il corpo a non garantire più l’equilibrio fisiologico con un conseguente aumento della suscettibilità alle malattie. Questo può mettere a dura prova la vita dell’animale e di chi gli sta vicino.
Generalmente un cane (o un gatto) è considerato “anziano” oltre i 7 anni di vita, tuttavia la qualità dell’invecchiamento non è uguale per tutti e dipende in massima parte dalla genetica, dalle dimensioni, dalla dieta, dall’ambiente e da molti altri fattori.
Questa è l’età media di raggiungimento del periodo geriatrico nel cane (sulla base delle dimensioni):
Fino a 10 Kg - - - 9/13 anni
11-25 Kg - - - - - 9/11,5 anni
26-40 Kg - - - - - 7,5/10,5 anni
> 40 Kg - - - - - - 6/9 anni
CCD: la Disfunzione Cognitiva Canina
Una delle patologie che possono colpire il cane anziano è la cosiddetta CCD o Disfunzione Cognitiva Canina, possiamo dire che sia – semplificando – una versione canina della malattia di Alzheimer, caratterizzata da una degenerazione irreversibile dei tessuti cerebrali che va a modificare in peggio le capacità cognitive, l’emotività e gli aspetti legati alla deambulazione.
Pur non esistendo al momento una cura specifica, è possibile “accompagnare” in maniera efficace il proprio animale durante la malattia fin dalle prime fasi. Purtroppo, proprietari poco attenti ai cambiamenti comportamentali nei loro cani, spesso trascurano i sintomi portando alla diagnosi tardiva quando oramai il tessuto cerebrale è definitivamente danneggiato.
QUALI SONO I SINTOMI DELLA CCD?
Ci sono patologie che compaiono normalmente con l’invecchiamento del cane ma che non devono trarre in inganno (insufficienza cardiaca e renale, artrosi o certe affezioni neoplastiche, ecc.).
Qualora si assista invece alla perdita di comportamenti bene acquisiti della sfera psichica(indifferenza agli stimoli esterni e/o scarso adattamento alle nuove situazioni, difficoltà a riconoscere il proprio nome o le persone familiari o le zone dove generalmente il cane dorme o effettua i propri bisogni), possiamo essere in presenza di avvisaglie molto significative della CCD.
Il deterioramento cerebrale che ne deriva è inizialmente modesto ma con il procedere dell’età tende gradualmente a peggiorare portando a una pesante alterazione della sfera umorale e cognitiva con gravissime ripercussioni sociali e nella vita familiare.
PREVENZIONE
Se la base genetica del nostro amico a quattro zampe è favorevole, le regole per garantirgli una vecchiaia “in salute” sono due: fornire al cane (in ogni momento della vita) una dieta ricca di antiossidanti (vitamine C ed E, grassi Omega) e rendere piacevole la sua giornata con moderate passeggiate e regolari sessioni di gioco, brevi ma stimolanti. Ricordiamoci che il cane è un eterno infante e per lui il gioco è un’attività essenziale per l’attivazione sia motoria che cerebrale.
Come già detto, per la CCD non esiste una cura risolutiva purtroppo ma la speranza di vita dei carnivori domestici è aumentata significativamente grazie ai progressi della medicina veterinaria, al miglioramento della situazione igienica e, soprattutto, a una alimentazione più attenta alle esigenze dell’animale anziano.
IL RUOLO DELL’ALIMENTAZIONE: la dieta BARF nel cane anziano
Abbiamo visto che la dieta e l’alimentazione sono estremamente importanti per il cane anziano e dovrebbero “modellarsi” sulle nuove necessità imposte dall’età.
La dieta BARF si rivela estremamente funzionale per il cane anziano poiché naturalmente rispettosa delle necessità alimentari dei carnivori da un lato, non trattata con le sostanze tipiche degli alimenti prodotti industrialmente dall’altro (che bene non fanno in generale ma soprattutto in presenza di problemi di salute).
Una dieta sana è alla base anche di un miglior funzionamento del sistema immunitario che, con l’età, tende a diventare meno efficiente.
Un cane può iniziare la dieta BARF a qualsiasi età (anche pienamente adulto) e in qualsiasi condizione di salute, traendone immediati benefici: sia dove ci sono patologie in corso di tipo fisico e psichico, sia nel cane in buona salute come aiuto per un invecchiamento di qualità superiore.
Sono tante le teorie circolanti relative alla composizione della dieta per il cane anziano (anche parlando di BARF). Noi raccomandiamo sempre di confrontarsi con il proprio veterinario per concordare insieme la tipologia di alimenti più adatta alle specifiche condizioni fisiche dell’animale (tipo e taglio di carne, tipologia di verdure, ecc.) e a quali integratori alimentari ricorrerese il quadro di salute del cane lo richiede.
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La salute del tuo cane passa dall’alimentazione. Una dieta naturale ed equilibrata come la dieta BARF garantisce benefici nel breve periodo ma anche la protezione del sistema immunitario e un conseguente invecchiamento di qualità.
Si rivela estremamente efficace anche in cani che iniziano questo tipo di alimentazione da adulti/anziani pur in presenza di patologie psico-fisiche di varia natura.
Confrontati con il tuo veterinario per definire il piano alimentare più adatto e vieni da Centro Distribuzione BARF ad acquistare tutto quello che ti serve per la dieta naturale del tuo cane!
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